Pigrizia, Sfida o Grande Fatica?
Pigrizia, Sfida o Grande Fatica?
Difficoltà scolastiche
Pigrizia, Sfida o Grande Fatica?
Marco è un ragazzino simpatico, il tipico amico di tutti che si va voler bene per le innumerevoli battute che ha sempre pronte, come anche un bel sorriso. Solo poche cose gli fanno cambiare umore, e tutte legate a un aspetto particolare: la scuola. Marco proprio i libri non li vuole aprire, così come i quaderni, che, infatti, sono tutti intonsi, candidi come quando erano sullo scaffale della cartoleria. I genitori sono in perenne conflitto con lui perché Marco non vuole li fare i compiti, qualsiasi richiesta relativa alle attività di scuola ha solo una risposta: NO! A scuola non va meglio. Marco è seguito dall’insegnante di sostegno, vista la sua diagnosi di Disturbi Misti dell’Apprendimento e Iperattività di livello grave. Anche in rapporto individuale l’insegnante non riesce a fargli svolgere i compiti, a farlo studiare e la loro relazione è molto conflittuale: Marco proprio non la vuole ascoltare. Entrambi sono arrabbiati e molto stanchi della situazione.
La famiglia ci contatta circa un anno fa per capire come poter fare qualcosa sia rispetto all’apprendimento che per la gestione del comportamento di Marco. Dopo qualche incontro con Marco, iniziamo a capire che le sue difficoltà sono molto profonde e, dopo alcuni approfondimenti, capiamo che ancora non sa la corrispondenza tra il suono e le lettere scritte. I suoi aspetti di difficoltà di comportamento ci sono ma, soprattutto… non svolge le richieste perché per lui sono davvero anni luce avanti rispetto a quello che è in grado di fare.Iniziamo così un lavoro, a piccoli passi, per costruire tutte le abilità che Marco non ha appreso mentre i suoi compagni si. Mettiamo di fronte a Marco sfide che può vincere e attività che può portare a termine con successo. Poco alla volta Marco si impegna e… migliora. Migliora nella lettura, nella scrittura ma soprattutto nella voglia di fare. Ecco sbloccato un processo di apprendimento! La famiglia e la scuola iniziano a vedere i miglioramento, così l’insegnante di sostegno viene a vedere come lavoriamo e, con attenzione e passione per il proprio lavoro, si coordina con noi e Marco migliora ancora di più, perché, in fondo, sono le strategie che funzionano e un pizzico di passione per le persone con cui si lavora gli ingredienti per arrivare ai risultati.
